Persone afrodiscendenti e nuove narrazioni, prosegue il ciclo di incontri online

Fare emergere le nuove narrazioni delle persone afrodiscendenti in Europa, fare i conti con la memoria coloniale italiana e le sue tracce, offrire strumenti di riconoscimento e partecipazione per contrastare le discriminazioni. Sono gli obiettivi della rassegna Costruire futuro rievocando tracce: riconoscimento, partecipazione e nuove narrazionisei incontri online, in diretta senza bisogno di iscrizione sulla pagina Facebook del Centro Interculturale Zonarelli sul live streaming di Lai-momo.

Il quarto appuntamento sarà venerdì 19 marzo dalle 18 alle 19.30, in diretta Facebook: “Un thé con le attiviste, stereotipi di genere nella storia delle storie”. Una riflessione sull’intreccio fra la nostra storia coloniale e le proiezioni sul genere e sulla cultura che essa getta oggi sulla nostra società: insieme proveremo a capire quali sono le pratiche che possiamo attivare per decolonizzare il nostro immaginario collettivo e combattere le discriminazioni dentro le nostre pratiche sociali e culturali quotidiane.
Aprono l'incontro Susanna Zaccaria, assessora alle Pari opportunità del Comune e Mariaraffaella Ferri vicesindaca Città metropolitana di Bologna, con delega al contrasto alla violenza di genere. Interverranno: Maria Abebu Viarengo scrittrice e fondatrice di Almateatro di Torino, Kaha Mohammed Aden scrittrice e Angelica Pesarini sociologa docente delle New York University sede di Firenze.
Modera Wissal Houbobi operatrice interculturale di genere del Centro Trama di Terra. 

Il primo appuntamento con le Nuove narrazioni tra migrazioni e memoria coloniale: città a confronto, è stato giovedì 18 febbraio. Un tavolo moderato da Sandra Federici, direttrice di Africa e Mediterraneo, con la partecipazione dell’assessore Marco Lombardo e di: Yury Boychenko (Chief Anti-Racial Discrimination Section dell’OHCHR), Stefano Piziali (WeWorld), la scrittrice Francesca Melandri, la docente Angelica Pesarini, Patrick Joël Tatcheda Yonkeu, artista di Black History Month Bologna, Daphne Budasz, ricercatrice e co-fondatrice del progetto “Postcolonial Italy” e Siid Negash dell’Associazione Next Generation Italy.

A seguire, la tavola rotonda conclusiva del progetto Ciak MigrAction, pensato per diffondere una narrazione delle migrazioni bilanciata, consapevole e libera da stereotipi, cui hanno partecipato: Andrea Facchini (Regione Emilia-Romagna), Filippo Mattia Ferrara dell’Istituto Storico Parri, Marwa Mahmoud (Comune di Reggio Emilia), Evein Obulor (Città di Heidelberg), Stanislawa Paulus (Città di Berlino) e Renée Eloundou (Decolonize Berlin).

Il secondo appuntamento si è svolto il 23 febbraio, nelle stesse modalità: “Formazione e partecipazione per la prevenzione e il contrasto di razzismo e crimini d’odio nelle città” ha visto gli interventi dell’assessora Susanna Zaccaria, Federica Zito di Cefa onlus, Tommaso Chiamparino della DG Justice and Consumers, Fundamental Rights Policy, Claudio Tocchi (Comune di Torino), Piergiorgio Nassisi della Polizia Locale, Grazia Naletto di Lunaria, Jean Blaise Nguimfack di Black History Month Bologna, Elena Monicelli della Scuola di pace di Monte Sole, moderati da Udo Enwereuzor.

Il 26 febbraio si è tenuto il laboratorio sul tema dell’accesso alla casa curato dalla Rete Metropolitana Anti-Discriminazioni (capofila Scuola di pace di Monte Sole) intitolato “La strategia della lumaca. Smontare e rimontare le parole e le pratiche dell’abitare”.

La rassegna è organizzata dal Comune di Bologna, in collaborazione con la Città metropolitana, Eccar, Rete territoriale antidiscriminazioni di Bologna, WeWorld, CEFA ONLUS, Discriminazioni alla Porta, coop. Lai-momo, Istituto Storico Parri, nell'ambito del Decennio ONU dedicato alle persone afrodiscendenti, con il contributo di Unione europea, Aics e Regione Emilia-Romagna.

Sul sito del centro Interculturale Zonarelli il programma completo.