Irma Bandiera sorride dalle scuole Bombicci

Murale Irma Bandiera scuola Bombicci

Il volto di Irma "Mimma" Bandiera, partigiana nata e cresciuta nel quartiere Porto-Saragozza, è da oggi raffigurato sulla facciata della scuola primaria Bombicci di via Turati. Il murale, realizzato dagli artisti di Orticanoodles, è il frutto di un bel circolo virtuoso che ha unito diversi attori, pubblici e privati. L'associazione Cheap ha stretto un Patto di collaborazione con il Quartiere Porto-Saragozza e l'opera è stata fortemente voluta dall'Istituto Comprensivo 8, che ha unito la riqualificazione della facciata della scuola a un progetto educativo per stimolare nelle giovani generazioni il senso civico, il rispetto e la cura dei beni comuni, diffondendo contemporaneamente i valori della Resistenza e promuovendo la memoria storica.

Cheap e Orticanoodles, in occasione della quinta edizione di “Cheap Street Poster Art Festival”, hanno proposto al Quartiere di realizzare un wall artistico dedicato a Irma Bandiera. La scelta del luogo in cui realizzare l'opera è caduta unanimemente sulla scuola Bombicci, dove sono già stati portati avanti progetti dedicati alla memoria della Resistenza in collaborazione con Anpi, Sezione Saragozza "Ferruccio Magnani", e che venne frequentate anche da Roberto Weisz, il figlio di Arpad, l'allenatore del Bologna che fuggì dall'Italia dopo l'emanazione delle leggi razziali. Il finanziamento dell'opera è stato reso possibile dal fatto che il progetto è stato uno di quelli che ha vinto il contest La buona vernice promosso dall'azienda Renner.

Questa mattina, all'interno dei festeggiamenti per il 72° anniversario della Liberazione, il murale è stato ufficialmente inaugurato dal sindaco Virginio Merola con il Presidente del Quartiere Lorenzo Cipriani, bambini, famiglie e personale della scuola. Al termine della cerimonia i bambini del coro R'Esistente hanno intonato canzoni partigiane.

Irma Bandiera, apparteneva alla 7^ brigata GAP Garibaldi. Fu catturata il 7 agosto 1944 e torturata per più giorni fino alla morte avvenuta a Bologna il 14 agosto 1944. Il cadavere fu esposto dai fascisti sulla strada, accanto a casa sua, nella via che ora porta il suo nome. È sepolta nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna ed è ricordata nel Sacrario di Piazza Nettuno e nel Monumento alle Cadute partigiane a Villa Spada.